Su questo film ne ho sentite di tutti i colori, c'è chi lo reputa un capolavoro e chi una schifezza immane, ecco non è per fare del qualunquismo, ma io mi ritrovo nel mezzo.
Nel senso che la pellicola di Anderson comincia relativamente bene, tranne qualche intoppo nelle scene pre-buio, e ha una parte centrale discreta se non buona, con il terrore che la fa da padrone, con dialoghi non male dove si ognuno dei quattro protagonisti si interroga sul perché di quella strana oscurità, iniziando anche porsi legittime domande sul significato dell'esistenza.
Ho apprezzato anche i vari flash back sui tre adulti che aiutano ad approfondire le personalità dei tre ( bravi Christensen, la Newton e Leguizamo a rendere le varie emozioni dei loro personaggi) e bisogna dire che pure il bambino ha un certo spessore psicologico ( non male il piccolo Latimore) .
Inoltre il buio fa veramente paura, si percepisce a pelle l'angoscia dei protagonisti e le scene in cui l'oscurità avvolge le persona sono rese al meglio.
Tra tutti i protagonisti forse quello scritto peggio è sicuramente quello del bimbo e considerando il finale, ciò pesa non poco sul film.
In ogni caso le personalità dei vari protagonisti sembrano intricarsi bene tra di loro, dall'ombroso e rabbioso Luke ( Christensen, espressivo ed efficace al punto giusto solo all'inizio non rende bene) alla disperata e filosofica Rosemary ( buona la prova della Newton anche se forse esagera nelle urla) dal semplice del gruppo Paul ( Leguizamo sa rendere bene i personaggi drammatici senza esagerare) fino al bambino James ( come ho scritto non male Latimore però a volte troppo statico).
I problemi principali di Vanishing on 7th Street sono due:
1-Non ho capito perché accennare una mezza storia d'amore tra Rosemary e Paul per poi stroncarla sul nascere, tra l'altro trovo di una banalità estrema far innamorare la signora di colore con il portoghese quasi suo coetaneo: sia mai farla innamorare di un bianco, moooolto più giovane. Senza contare che le poche frasi scambiate tra Paul e Rosemary da semi-innamorati fanno veramente pietà.
2-Il finale: se ci riflette sopra ha un senso ovvero "solo i bambini sopravvivono perché gli adulti sono corrotti e hanno smesso di vivere/esistere veramente", tutto bene. Solo che il finale dura sì e no 4 minuti dove vediamo Luke scomparire (ed è da notare che non era completamente al buio
e tra l'altro scompare subito dopo aver tentato di salvare James dal buio...), James pregare tutta la notte ripetendo ciò che gli ha insegnato Luke ovvero "io esisto" anche se pare che l'oscurità inghiotta pure lui lo vediamo bello vivo al mattino chiacchierata con una bimba, intravista durante varie ricerche degli altri.
A parte che la bimba recita male e non è spiegato come la torcia a luce solare riesca ad andare nonostante 3 giorni di totale oscurità, io penso che la parte finale del film sarebbe dovuta durare almeno 15 minuti per poter spiegare tutto. Così risulta troppo veloce e non molto comprensibile.
In conclusione per 3/4 è un buon film, il finale andava fatto meglio.
Voto 3 Stelle su 5.